
Solchi lasciati dalle lacrime,
mi fermo a ricordare
nella valle del cuore.
Spesso mi nascondo in bagno
accovacciato tra le pieghe del tempo,
immobile come il silenzio.
E forse non son capace
d'esser sereno.
Sento un cane randagio
che mi morde le budella.
Eppur sorrido davanti agli occhi suoi.
Zoppico nel parlare:
vorrei regalarti un cristallo
ma non mi reggo in piedi
e mi si spacca tra le mani.
Mille vetri conficcati ovunque
eppur sorrido davanti agli occhi suoi.
Combatto le mie battaglie
armato di stuzzicadenti
e piango i miei soldati
prima di andare a letto.
Forse è inutile
eppur sorrido davanti agli occhi suoi.