domenica 26 ottobre 2014

Eroi senza punti

















Non c' è niente di bello in tutto questo,
se l'arte è mossa dal disagio
c' è del triste in ogni quadro;
chiamare Poesia la disperazione,
in fondo è un'originale consolazione.
Piegarsi sulle ginocchia
e ritrovarsi sulla casella VIA di questo dannato Gioco!
Rido di me
come da piccolo ridevo di una formica
che scappa
inutilmente
su un tondo pallone.
Mi sono ubriacato di gente, feste e alcool
per raccontare qualcosa a quelli che ti chiedono sempre:
"Che mi racconti??"
Eppure oggi come un anno fa
mi ritrovo a spolverare dalla Storia
tracce di eroi
che il Gioco hanno rifiutato.
Abbandonate le carte, scoperte sul tavolo,
si sono alzati come aquiloni senza filo
mentre tutti,
sentendosi ancor più furbi,
li deridevano incrementando il loro mazzo
di preziosi punti.
Si sono presi le loro donne,
la loro speranza,
la loro vita.
Ho letto di anarchici morti
alla prima bomba,
di cantanti assassinati
alla seconda canzone,
di poeti agonizzanti
al terzo giro di rum.
Ed io,
sono ancora intorno al tavolo
ma mentre mescolo le lucide carte sto pensando a voi,
eroi senza punti,
figli della stessa rabbia.

1 commento:

  1. Gli eroi sono proprio loro, quelli che non si conformano al Gioco pazzo degli stupidi che deridono. Sono quelli che reinventano un altro gioco, uno migliore, spinti sempre e comunque dall'amore e il rispetto per la vita.
    Non pretendo di comprendere tutti quanti i tuoi versi ma rileggendoli e riflettendoci su scopro che raccontano tantissimo di come un giovane si pone ogni giorno di fronte alla nostra società.
    Un caro saluto Marco!

    RispondiElimina