domenica 2 novembre 2014

Affogare nel pomeriggio


















Alzarsi dal letto alle 7 di sera
e pretendere di aver vissuto questa giornata:
solo questo sto facendo.
Mi sentivo incollato al materasso...
..no, come negare che fossi io
ad aggrapparmi ad esso:
finalmente al sicuro
come in cima ad un solido albero.
In questo dormi-veglia pomeridiano
vedevo macchie di luce trasparente
galleggiare come ninfee nel buio stagno;
Camminavo sopra quelle esili piante
affogando ad ogni passo
in quel torbido lago.
Volti noti in mondi ignoti,
o semplicemente sogni;
immagini di vita sottili,
come carta velina;
appiccicose ragnatele
negli angoli abbandonati della mente.
Solo talvolta riemergi
e in quel momento sai di essere vivo
in un letto, in casa, in città;
in quel momento sai che il mondo ha contorni definiti,
che un metro ha 100 centimetri,
che un minuto non durerà mai pi u di un minuto.
Lo sai,
ma è il respiro di un delfino
che salta per immergersi ancora,
nelle profondità delle coperte:
là dove la luce diventa fioca
come questa giornata.

4 commenti:

  1. Ed è bello che esistano momenti in cui riusciamo a percepire il qui ed ora...

    Jan Quarius

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  2. Ciao Marco.
    Le tue sono vere immagini di una mente da riposo pomeridiano. Mi hai fatto divertire soprattutto quando dici che vedi "macchie galleggiare come ninfee ne buio stagno", io le chiamerei allucinazioni (scherzo eh!).
    Però le tue parole sono belle, evocative e reali.
    Buona giornata.

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  3. Ben vengano questi dormi-veglia se porta a tanto.
    Ciao Marco

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  4. Immagini evocative di forte impatto che inducono la mente a fantasticare su momenti così unici....Ciao Marco.

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