sabato 16 agosto 2014

Pagina bianca


















La solita vecchia sfida,
la solita paura:
dal foglio protocollo dell'esame
alla tela bianca del pittore.
Difficile è iniziare
ma soprattutto continuare dopo aver iniziato:
dare fiducia a quel primo bozzetto e soffi are,
piano,
aspettando che la fiamma cresca.
A volte è come scalare un blocco di marmo
liscio;
e puoi stare ore col naso all'insù
ad aspettare una corda o un appiglio.
Chissà come si sentiva Michelangelo davanti ad un blocco bianco,
forse un somaro come tutti noi.
Ma diventa più facile
se smetti di pensare alla pace nel mondo;
devi trovare il libro fuori posto
o il quadro storto
nella tua testa.
Credo che basti un pinzo di zanzara a riempire mille pagine di poesia.

2 commenti:

  1. Gli inizi sono tutti difficili e si vorrebbe mollare tutto.
    Dipende dall'inizio, pagine bianche, tele bianche... nemici e amici ma poi scivola via tutto liscio come l'olio.
    A presto Marco!

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  2. Questa tua poesia mi ha fatto riflettere su cose che sapevo già ma che ora mi fanno pensare di più..

    Sono pochi i post che scrivo e che sono veramente belli. Sono pochi i momenti in cui ho quell'ispirazione quando sto troppo male o troppo bene e scrivo frasi così, perchè mi vengono in mente. Non sempre ho il foglio e la carta con me, perciò uso il cellulare per scrivere note di pensieri. Ne scrissi un bel po' e non so che significato possano avere, sono qui:
    http://storieriflessioni.blogspot.it/p/alcuni-dei-miei-pensieri-espressi-come.html

    A volte quell'elenco si riempie, le altre resta costante, vuoto..

    Jan Quarius

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