sabato 16 agosto 2014

Tempesta fuori e dentro la finestra

















La pioggia batte la terra
come un tamburo
ed io ascolto l'orchestra di tuoni
che stasera si esibisce.
Il weekend mi ha innervosito,
un giro di pista fallito
ma la corsa continua.
Scoraggiato dall'orario penso a domani
e a tutte le parole che mi dovrò inventare per campare,
diciamo,
discretamente;
penso a due occhi verdi e lucidi
di una ragazza ancora troppo lontana;
penso ai problemi di fisica da sbrogliare;
penso alla sveglia
e alla sua cinica voglia di suonare!
Apro un po' la finestra
per non respirare quest'aria
stanca
di pensieri e puzzo di piedi;
e mi godo una gozzata di questo vino,
rubato ieri sera alla festa.
Passare da un'umida cantina all'elegante movida Viareggina:
forse hai più tu da raccontare di me, Signor rosso!
L'ultimo sorso, è arrivata mamma..
e bum
buio,
è saltata la luce al cupo suono del tuono,
come un bambino che spenge le candeline
e il paese si fa oscuro.
Mentre il temporale urla come e dove vuole,
io combatto in silenzio e bevo
per ignorare quel che penso,
per non sentire la fatica,
per sperare che la serata non finisca mai
o finisca subito!

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