lunedì 15 dicembre 2014

Giorni di silenzio















Per spiegarlo davvero
me ne dovrei star zitto
e sarebbe saggio lasciar la parola
allo scricchiolio dei mobili in legno,
la notte.
C'è davvero un gran silenzio,
anche se in fondo,
ripensandoci,
non esiste
nessun
piccolo silenzio.
Eh si, 1x0 fa 0,
quanto 100x0 o 1000,
questo si impara con un sorriso di sorpresa,
da bambini.
Grande, perchè grande è il deserto,
grande è una valle,
grande è una montagna.
E va bene allora me ne sto nel
piccolo silenzio di camera
a riposo dal rumore,
o dall'umanità che dir si voglia,
come un ombrello che si asciuga,
per terra.
Neppur la mia testa ha voglia di parlar,
emozioni umide
come legna bagnata che non brucia.
Va bene così,
un pianoforte in silenzio
suona uno spartito vuoto
e non c'è male.
Torneranno i vulcani a ruggire,
le acque a bollire,
gli applausi e la pioggia a scrosciare,
ma fino a quel giorno
lascerò chiuso il circo
e il clown
potrà togliersi la maschera
per asciugarsi le lacrime.


1 commento:

  1. ... come un ombrello che si asciuga per terra...
    Incredibile questa sensazione, non potevi descriverla meglio.
    Ciao Marco

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